Classico e contemporaneo: mostra d’arte di Giovanni Frattini, ospite di Villa San Cataldo dal 3 al 18 dicembre

Classico e contemporaneo: mostra d’arte di Giovanni Frattini, ospite di Villa San Cataldo dal 3 al 18 dicembre

Classico e contemporaneo si fondono e si confondono: qual è l’uno? qual è l’altro? – diviene difficile comprenderlo, sino a creare una nuova realtà, nuove figure, nuove emozioni e nuovi modi di essere. “Come sarebbero gli dei, gli eroi, gli uomini e le cose di una volta se fossero esistite oggi?” – Tutto ciò nasce e trova risposta nella produzione artistica del pittore Bagherese Giovanni Frattini . Ospiti della location gentilmente concessa da Franco Aliotta e Ina Gagliano , proprietari di Carto-Aliotta , ci addentriamo nel mondo dell’arte del nostro artista che senza troppe remore ci mostra le sue emozioni e passioni verso il mondo dell’arte: La mia passione per la pittura nasce sostanzialmente a seguito del mio insegnamento. Essendo architetto insegnavo costruzioni, successivamente mi sono dirottato perso la storia dell’arte avendo più possibilità nell’insegnamento, da lì mi sono appassionato totalmente. Ho cominciato a dipingere all’età 29/30 anni e mi sono riscoperto, ho prodotto i primi quadri e ho notato che effettivamente non sono male! – Ironizza: i miei quadri inizialmente nascono come copie di quadri già prodotti, per capirne al meglio colori e tecniche, una volta appropriatomi della tecnica ho cercato di capire quale fosse la mia strada e i passaggi sono stati vari, ho cominciato con paesaggi ipercolorati fin quando poi sono arrivato a quello che prodotto adesso: classico- Il suo modo di fare arte, nel tempo, è stato descritto come ciò che colpisce; la forza del colore; pennellate intense che raccontano storie nelle storie capaci di rappresentare gioia di vivere: cosa influenza la sua produzione artistica in termini di colori e soggetti? Ciò che penso mi influenzi è il carattere, il mio carattere. Sono una persona molto solare, giocosa, a scuola lo sanno tutti! non potrei utilizzare colori scuri, temi cupi, anche se trovi qualche ombra, verrai poi catturato da qualche particolare vivace. – Colori, emozioni, passioni. Elementi che indubbiamente ci fanno pensare alla nostra amata Sicilia. In questi tre termini, che rapporto pensa di avere col nostro territorio? Passionale. Rapporto passionale. La Sicilia è passione, è calore, eccesso cromatico, la Sicilia è barocca, è eccessiva. Anche tutto ciò che è normale noi lo descriviamo per eccesso, siamo tendenzialmente eccessivi, barocchi. Però cerco sempre, nonostante l’eccesso di colore, di trovare un equilibrio: classico e anticlassico. Ad un certo punto della sua carriera la sua continua esplorazione e crescita artistica la porta a porsi una domanda particolare: “Come sarebbero gli dei, gli eroi, gli uomini e le cose di una volta se fossero esistite oggi?” – probabilmente questo è stato uno dei nuovi suoi punti di partenza che ha portato poi alla nascita di “classico-contemporaneo”, è riuscito a soddisfare questa sua domanda? Sì, io credo di sì. David era un figone, osservalo: linee, forme, è strepitoso, un modello. Si sentirebbe totalmente a suo agio in mezzo ai baci e ai likes odierni. – conclude ancora una volta con un sorriso. Mi parli della sua mostra: dove avrà luogo, per quanto tempo e come sarà possibile accedervi E’ visibile a tutti, a partire dal 3 dicembre con inaugurazione alle 16, fino al 18 dicembre e si terrà a villa San Cataldo. Ci saranno circa 25 quadri da poter visionare dalle 9 alle 17:30. Accennando alla sua mostra siamo partiti da una domanda che lei stesso si pone e che diventa di fatto un punto di partenza creativo e produttivo. Come lei stesso ben può sapere la mente di un artista è​ sempre in continua rielaborazione ed espansione quali saranno i suoi prossimi obiettivi o progetti posti in essere? vuole svelarci almeno una delle sue prossime domande creative? Tutti mi chiedono di nuovo paesaggi e non è detto che io possa ritornarci, a me i colori piacciono tantissimo ma non con quella misura, l’emozione è necessaria quando dipingi e se non emozioni si perde anche il senso, dipingere è un’interazione. La mia ispirazione massima.. Per chi volesse visionare le sue opere, chiederle informazioni, ha dei siti di rimando dove è possibile contattarla? Curo molto il profilo instagram dove è possibile contattarmi e visionare ciò che produco. Dato che si relaziona molto con i ragazzi cosa direbbe loro per farli uscire fuori nella loro produzione artistica? Essere curiosi, non abbiate bisogno dell’insegnante, siate indipendenti e vogliosi di produrre ciò che siete. Il Settimanale di Bagheria è una testata giornalistica iscritta al Reg. Tribunale di Palermo n.9 del 5/03/2007 Il concorso “Castelbuono si racconta”  è la seconda edizione di un progetto  pensato e realizzato per la prima volta nel 2015  da Vincenzo Cucco, dall’  A.P.S. Fotoriflettendo , con il supporto dell’Amministrazione Comunale di Castelbuono . La magia dei ricordi del Professore Antonino Russo. Quando tutto era genuino, e i ragazzi correvano per gioia di vivere anche nelle ristrettezze. Quando la strada polverosa era più decorosa delle nostre strade moderne. La preside Turiano: “Aiutare il prossimo con le proprie risorse è tutto ciò che ci rimane” Ancora un racconto del Professore Antonino Russo di una disarmante attualità. La figura quasi romantica del malavitoso dei quartieri partenopei, contrapposta a figure che di romantico non hanno più nulla se non il soprannome dato loro immeritatamente :”la primula rossa”. ROSA ROSSA SIMBOLO DI QUELL’ AMORE IN GRADO DI SUPERARE CON CORAGGIO OGNI DIFFICOLTA’, BATTAGLIA, RAGGIUNGENDO LA SPERANZA Oggi, da semplice cittadino, da battezzato e cristiano, ho desiderato omaggiare con tre rose, tre uomini di grande spessore di umanità e di coraggio, per la grande testimonianza che hanno trasmesso prima in vita e, dopo la loro morte, alle future generazioni. Non ho voluto fare una selezione, scegliendo i “migliori” escludendo altri. Assolutamente no, Palermo: grande emozione per Milonga del cielo Tour 2023 alla chiesa di Sant’ Anna Il 26 Gennaio 2023 ha visto il concerto di beneficenza e in memoria delle vittime dell’Olocausto presso la Chiesa di Sant’Anna. La BachStringOrchestra, diretta dal Maestro Michele La Cagnina, ha offerto uno spettacolo unico, con musiche classiche, rock e musical. Tra i vari artisti, si sono esibiti il violinista e cantante Salvatore Petrotto Professore dell’Orchestra