La parola d’ordine era sicurezza. Con il cantiere abbandonato da settimane, le associazioni ecologiste e ambientaliste si chiedono se il risultato è stato ottenuto. E si interrogano sul proprio ruolo e su come poter essere “ago della bilancia”. , non è mai abbastanza, ma, a Bagheria, negli ultimi tempi, si è scontrata con le esigenze urbane di sicurezza. ha segnato una linea di demarcazione anche sulla comunicazione e la percezione degli eventi: alberi sani, inseriti nel patrimonio paesaggistico, percepiti come pericolosi, ma in realtà solo per il manto stradale e il marciapiede, estirpati per ripristinare il clima di sicurezza per pedoni e traffico veicolare, ciclisti e motociclisti Pur volendo a malincuore accettare l’abbattimento degli arbusti, a causa delle preoccupazioni per la salute dei cittadini per questi eventi sinistri, le associazioni ambientaliste pongono ora un quesito consequenziale: il manto stradale non è stato ripristinato e la pericolosità senza gli alberi è rimasta la stessa, in più, avere abbandonato i lavori lasciando i tondini di ferro che delimitano l’area di cantiere non in sicurezza ha addirittura peggiorato la situazione iniziale. Il bordo del marciapiede, alto oltre 20 cm diventa un ostacolo invalicabile per i mezzi leggeri che dovessero colpirlo in caso di incidente ma anche per le persone che dovessero cadere accidentalmente mentendo il piede in fallo. La riqualificazione dell’area verde impropriamente titolata “Contrada Monaco” ha pure creato l’ulteriore disagio di avere invaso la metà della carreggiata e creato una improponibile area parcheggio. Tutto ciò ha dunque ristabilito la sicurezza nei tratti viari interessati? I cittadini si sentono più al sicuro? Forse è mancata l’interlocuzione ampia con le varie anime ecologiste e ambientaliste, che ritengono di avere e avere avuto soluzioni alternative. Eppure oggi le associazioni si dicono pronte a mettersi a servizio della comunità e ad interfacciassi fattivamente con l’amministrazione, che non può più ignorare la mano tesa da chi ne capisce davvero qualcosa di integrazione ecologica. Il Settimanale di Bagheria è una testata giornalistica iscritta al Reg. Tribunale di Palermo n.9 del 5/03/2007 Il concorso “Castelbuono si racconta” è la seconda edizione di un progetto pensato e realizzato per la prima volta nel 2015 da Vincenzo Cucco, dall’ A.P.S. Fotoriflettendo , con il supporto dell’Amministrazione Comunale di Castelbuono . La magia dei ricordi del Professore Antonino Russo. Quando tutto era genuino, e i ragazzi correvano per gioia di vivere anche nelle ristrettezze. Quando la strada polverosa era più decorosa delle nostre strade moderne. La preside Turiano: “Aiutare il prossimo con le proprie risorse è tutto ciò che ci rimane” Ancora un racconto del Professore Antonino Russo di una disarmante attualità. La figura quasi romantica del malavitoso dei quartieri partenopei, contrapposta a figure che di romantico non hanno più nulla se non il soprannome dato loro immeritatamente :”la primula rossa”. ROSA ROSSA SIMBOLO DI QUELL’ AMORE IN GRADO DI SUPERARE CON CORAGGIO OGNI DIFFICOLTA’, BATTAGLIA, RAGGIUNGENDO LA SPERANZA Oggi, da semplice cittadino, da battezzato e cristiano, ho desiderato omaggiare con tre rose, tre uomini di grande spessore di umanità e di coraggio, per la grande testimonianza che hanno trasmesso prima in vita e, dopo la loro morte, alle future generazioni. Non ho voluto fare una selezione, scegliendo i “migliori” escludendo altri. Assolutamente no, Palermo: grande emozione per Milonga del cielo Tour 2023 alla chiesa di Sant’ Anna Il 26 Gennaio 2023 ha visto il concerto di beneficenza e in memoria delle vittime dell’Olocausto presso la Chiesa di Sant’Anna. La BachStringOrchestra, diretta dal Maestro Michele La Cagnina, ha offerto uno spettacolo unico, con musiche classiche, rock e musical. Tra i vari artisti, si sono esibiti il violinista e cantante Salvatore Petrotto Professore dell’Orchestra
Il verde a Bagheria, coraggio e visione di insieme. Quello che si poteva fare e quello che si è fatto.
