Controlli serali dei carabinieri su corso Umberto I. Dopo le 22 la desolazione e il degrado.

Bella ( sedotta ) e abbandonata. Dopo cena le strade di Bagheria restituiscono un’immagine triste di una città in cui la normalità è una realtà tanto lontana. 22:30 circa: ci avvisano di Carabinieri su corso Umberto I alle prese con il solito gruppo di facinorosi che trasformano la città nel , o se vogliamo un paragone più calzante, in una piccola ( visto anche il gusto musicale che proviene dagli stereo a palla delle vetture). La situazione della sicurezza per le strade della città è un problema concreto su cui poniamo l’accento da molto tempo, per diversi ordini di fattori. Quello legato proprio alla sicurezza in senso stretto: illegalità, risse, danneggiamenti, vandalismi, spaccio e alcolismo minorile e giovanile sono avvenimenti di quasi ogni sera, con recrudescenze importanti in tutti i weekend. La seconda valutazione va fatta sul biglietto da visita offerto a qualunque turista. Quando arriviamo su corso Umberto infatti, i Carabinieri sono già andati via. Ne approfittiamo per fare due foto e godere del fascino delle luci del corso, una passeggiata e due chiacchiere con il residente che ci aveva avvisati. Bastano pochi minuti e dalle stradine laterali si riversano sul corso tanti piccoli zombi, una paio di biciclette elettriche a fare su e giù e un paio di ragazzotti che urlano a squarciagola una qualche minaccia che mal comprendiamo indirizzata a chi avrebbe richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Pochi minuti, e l’immagine del corso storico di Bagheria, si confonde con quella di una stazione metropolitana, di quelle che trasudano desolazione e degrado. Ci sono problematiche nazionali e internazionali che attirano le attenzioni di associazioni ed organi istituzionali: parlano di guerre e di geo-politica, sono tanto sensibili nei confronti degli ”amici pelosetti”, armano comitati di quartiere ma con evidente contiguità politica in risposta ai comitati di cittadini, ma di essere attenti e sensibili alle istanze reali del territorio non si è proprio capaci. Questa desolazione è anche figlia di un serio disagio giovanile diffuso ovunque, ma sul quale le forze dell’ordine sono lasciate sole ad intervenire. Le stesse forze dell’ordine, Polizia e Carabinieri, hanno avviato una serie di iniziative in alcune parrocchie ed in alcune scuole (oltre ad avere intensificato i controlli) che ovviamente non sono state adeguatamente patrocinate ne ”benedette”, bau, bau!! Il Settimanale di Bagheria è una testata giornalistica iscritta al Reg. Tribunale di Palermo n.9 del 5/03/2007 Il concorso “Castelbuono si racconta”  è la seconda edizione di un progetto  pensato e realizzato per la prima volta nel 2015  da Vincenzo Cucco, dall’  A.P.S. Fotoriflettendo , con il supporto dell’Amministrazione Comunale di Castelbuono . La magia dei ricordi del Professore Antonino Russo. Quando tutto era genuino, e i ragazzi correvano per gioia di vivere anche nelle ristrettezze. Quando la strada polverosa era più decorosa delle nostre strade moderne. La preside Turiano: “Aiutare il prossimo con le proprie risorse è tutto ciò che ci rimane” Ancora un racconto del Professore Antonino Russo di una disarmante attualità. La figura quasi romantica del malavitoso dei quartieri partenopei, contrapposta a figure che di romantico non hanno più nulla se non il soprannome dato loro immeritatamente :”la primula rossa”. ROSA ROSSA SIMBOLO DI QUELL’ AMORE IN GRADO DI SUPERARE CON CORAGGIO OGNI DIFFICOLTA’, BATTAGLIA, RAGGIUNGENDO LA SPERANZA Oggi, da semplice cittadino, da battezzato e cristiano, ho desiderato omaggiare con tre rose, tre uomini di grande spessore di umanità e di coraggio, per la grande testimonianza che hanno trasmesso prima in vita e, dopo la loro morte, alle future generazioni. Non ho voluto fare una selezione, scegliendo i “migliori” escludendo altri. Assolutamente no, Palermo: grande emozione per Milonga del cielo Tour 2023 alla chiesa di Sant’ Anna Il 26 Gennaio 2023 ha visto il concerto di beneficenza e in memoria delle vittime dell’Olocausto presso la Chiesa di Sant’Anna. La BachStringOrchestra, diretta dal Maestro Michele La Cagnina, ha offerto uno spettacolo unico, con musiche classiche, rock e musical. Tra i vari artisti, si sono esibiti il violinista e cantante Salvatore Petrotto Professore dell’Orchestra