Il poeta bagherese Antonino Nasca Viola

Il poeta bagherese Antonino Nasca Viola

Antonino Nasca Viola che ho avuto il piacere di conoscere verso la fine degli anni cinquanta,era un poeta post-ermetico. Era nato a Bagheria nel 1927. Era figlio di Giovanni Nasca e fratello di Salvatore. Era laureato in Farmacia. Ha pubblicato “Poesie”, nel 1958. Quando ci siamo incontrati mi ha donato copia di questo libro con tanto di firma autografa. Altri libri: “Vetrine di sogni” pubblicato nel 1969; “Granelli di sabbia” nel 2001. Antonino Nasca Viola aveva il culto degli ermetici per le immagini colorate e per le figure che si animano. Leggendo le sue poesie si ha la sensazione di entrare in un mondo diverso, certamente un mondo altro rispetto a quello nel quale viviamo. A volte le parole s’intrecciano senza un significato immediatamente manifesto, ma ti rimane dentro qualcosa che ti riempie la mente di significati reconditi. Altre volte hai la sensazione che il poeta stia facendo un discorso senza senso. Antonino Nasca Viola poteva iniziare una poesia già avviata, come se la stessa avesse avuto inizio nel verso precedente. La fantasia del poeta ermetico era capace di animare anche oggetti e riuscire a suscitare sensazioni durature. Il poeta Antonino Nasca Viola ha chiuso il libro “Poesie” in terza di copertina con questi quattro versi in francese: che, tradotto da mia nipote Vanessa Landi, studentessa di lingue straniere all’Università di Salerno,recitano: La poesia di Antonino Nasca Viola,per il suo alto valore lirico meritava una più adeguata valorizzazione. Speriamo che questa giunga, anche in ritardo. Il Settimanale di Bagheria è una testata giornalistica iscritta al Reg. Tribunale di Palermo n.9 del 5/03/2007