Mobilitazione generale trasversale per salvare i pini di via Bagnera a Bagheria.

Mobilitazione generale trasversale per salvare i pini di via Bagnera a Bagheria.

Mentre il comune dal sito ufficiale pubblica una supercazzola memorabile, Bagheria sembra svegliarsi dal torpore. In letargo rimane chi dovrebbe agire con veemenza! Il link con la raccolta firme . riportato dell’incontro con le associazioni ecologiste ed ambientaliste che erano rimaste quasi tutte scontente di quanto venuto fuori dalla sala giunta di palazzo Butera. , avevano evitato di mostrare gli atti richiesti dopo che si era sparsa voce di alcune irregolarità propio sulla relazione che avrebbe ottenuto parere positivo al taglio, da parte della sovrintendenza. Unico documento mostrato: una stropicciata fotocopia con le “ che evidenziava una violazione di legge, era stata sufficiente a distogliere l’amministrazione di Bagheria dal proposito di abbattere quegli alberi. Ebbene proprio in questi giorni dopo una serie di sopralluoghi effettuati da diversi soggetti con a cuore la vicenda (evidentemente non passati inosservati), dopo che sul posto si sono rivisti a fotografare lo scempio, esponenti di alcune delle associazioni presenti a quell’incontro, diversi consiglieri di opposizione tra cui , la nostra redazione a più riprese, ma sopratutto decine di esponenti della cosiddetta società civile che stavolta non ci sta, ecco che il comune si risolve  in un comunicato stampa che coinvolge un fantomatico comitato di associazione ecologiste e ambientaliste, che ne sono assolutamente all’oscuro e lo sconfessano con decisione. L’abitudine dell’amministrazione di parlare al plurale quando si rivolge ad associazioni di categoria , a loro volta, si sconfessa nel giro di pochissimo scoprendo cha al massimo si tratta di una unica associazione supina a cui è spesso dato un contentino, in senso di notorietà ma anche in altro senso. Ora basterebbe superare qualche momento di individualità e lavorare insieme. I consiglieri di hanno chiesto la sospensione immediata del taglio e l’accesso agli atti. Accesso agli atti che è stato richiesto anche da questa redazione, e ci risulta anche da ”, giungono suggerimenti pratici da città che hanno risolto in maniera diversa senza taglio indiscriminato e dissennato, mentre più di una volta l’architetto ci ha espresso, disponibilità ad esporsi in prima persona. Tutte le associazioni presenti tranne una che sta rimanendo silente (????) stanno gridando a gran voce da tutti i social che il comunicato del comune è una bufala e che nessuno di loro ha mai pensato di fare parte di un fantomatico comitato istituto con il comune, un’idea buttata lì dall’assessore al verde pubblico Ci giunge notizia di un’altra diffida, presentata anche dal legale dell’associazione Registriamo da parte di moltissimi cittadini il disappunto nei confronti di questo atto considerato da molti scellerato e  diamo seguito alla richiesta di un nuovo attore , pubblicando il link che hanno condiviso con una raccolta firme, per fermare questo taglio criminale di un piccolo ecosistema  consolidato da 30 anni. fa inoltre sapere che sta valutando l’ipotesi di una denuncia ai carabinieri affinché valutino la presenza Arriva ancora dalla gente comune l’idea di raccogliere le firme per la richiesta di un consiglio comunale pubblico alla presenza di tutti i cittadini che vorranno partecipare, da esperire in loco. Ricordiamo inoltre che qualora il taglio si portasse a termine, sarà sempre possibile accertare violazioni degli atti d’ufficio, o violazioni potendone sempre individuare le responsabilità.