Rosario Martino e la sua battaglia di civiltà

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Rosario Martino è un disabile con problemi deambulatori, che gira per Bagheria con il nuovissimo scooterino elettrico, appena consegnatogli dalla Usl avendo vinto una guerra burocratica all’insegna della dignità umana. Con questo mezzo di locomozione è sceso materialmente in campo (cioè in strada) dichiarando, suo malgrado, guerra a tutti coloro che pur
avendo la grande fortuna di poter deambulare in perfetta salute occupano con estrema disinvoltura scivoli, accessi e posteggi realizzati per consentire ai disabili di potersi muovere liberamente.

La guerra non è dichiarata soltanto agli automobilisti strafottenti ma anche alle autorità preposte al mantenimento ed al rispetto di regolamenti  che dovrebbero rappresentare la dignità e la civiltà di una collettività. Da qualche tempo Rosario gira per le vie di Bagheria con la “sua motoretta elettrica personalizzata” ed ogni volta che si trova dinanzi all’immancabile scivolo bloccato da chi posteggia incivilmente, prima fotografa e poi telefona alle autorità (carabinieri, polizia o vigili urbani) per  l’immediata rimozione del veicolo.

L’intervento delle forze dell’ordine è quasi sempre immediato ed immancabile l’arrivo del carro attrezzi che porta via il mezzo con tanto di sanzione da 85 euro, importo che in questi caso non prevede lo sconto del 30% anche se pagato entro 5 giorni e con  l’aggiunta di un congruo numero di punti decurtati dalla patente.

La determinazione di Rosario non si limita soltanto agli accessi stradali ma anche contro la quasi totale presenza di barriere architettoniche che pregiudicano l’accesso a strutture pubbliche. E’ nato un caso nazionale quando gli è stata inibita la possibilità di assistere al matrimonio della figlia per l’impossibilità di utilizzare un ascensore che gli consentisse di salire al primo piano.

In questi ultimi giorni sta lottando per il mantenimento di una pedana esterna che gli consenta di accedere alla sua abitazione magari con la predisposizione di una apposita segnaletica che scoraggi il malintenzionato che intenda mettere in atto danneggiamenti alla struttura in metallo magari per ripicca contro la sua battaglia di civiltà.

“Alle volte rimango bloccato anche per decine di minuti – afferma Rosario – in attesa che il proprietario dell’autovettura che
blocca l’accesso torni e liberi il passaggio. Ma quando dopo un certo tempo non si presenta nessuno oltre alla foto, che quasi sempre posto su Facebook, telefono alle forze dell’ordine per la rimozione e purtroppo sono situazioni che si presentano molto spesso”.

La “redazione” del “Settimanale di Bagheria” ha preso a cuore la battaglia di civiltà intrapresa da Rosario e saremo sempre
disponibili ad evidenziare disservizi, abusi e prevaricazioni che limitano la libertà di movimento di persone con problemi di
deambulazione e solleciteremo la messa in opera di qualsiasi forma di impiantistica e di segnaletica atta a favorire al massimo
la fruibilità e la libertà di movimento di tutti.

Articolo di Michele Manna

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